Artist Profile

Danilo Pignataro

SONO IO L’INFERNO E IL PURGATORIO, L’IO SONO E’ IL PARADISO, olio su tela, cm 120×80

Danilo Pignataro nasce a Bari il 13 dicembre 1987. Dimostra già dall’infanzia una spiccata propensione creativa sfociata poi nel disegno e nella pittura. La sua curiosità e sperimentazione non si focalizzano su un solo genere, ma si estendono a tante diverse sfaccettature della Conoscenza e dell’Arte.

A 6 anni viene attratto contemporaneamente dalla filosofia e dalle Arti Marziali Orientali. Passione che lo accompagna tutt’oggi. Nel tempo, la sua smisurata voglia di scoprire e approfondire lo porta
a dedicarsi in particolar modo alle dottrine antiche e ai simboli. Arriverà a mettere in discussione il senso profondo dell’immagine, interrogandosi sullo scopo della pittura e del Arte, con un conseguente allontanamento temporaneo da questo mondo.

Studia per due anni nell’Istituto tecnico “Gorjux” prendendo il ramo grafico pubblicitario, ma conclude gli studi nel liceo artistico “G. de Nittis” di Bari. Dopo il diploma, si trasferisce in Emilia Romagna dove entra in contatto con il mondo del fumetto grazie all’incontro con il caporedattore della Marvel C. B. Cebulski, gli studi sull’arte sequenziale lo portano alla conoscenza di questa nuova forma di espressione. Durante la permanenza in Romagna, vive attivamente alcune esperienze artistiche: dipinge su commissione, realizza ritratti e caricature e sviluppa disegni personalizzati per tatuaggi. Partecipa a due mostre collettive, una in collaborazione con l’Aeronautica Militare nel 2009, un’altra nella città di Cervia nel 2010. Dopo cinque anni, si trasferisce in Lombardia, dove risiede per 2 anni per poi trasferirsi a Roma. Città dove attualmente vive. Continua a dipingere su commissione per l’Aeronautica, rivisitando molti loghi storici. Nel 2014 viene invitato a partecipare a una mostra collettiva durante un giuramento solenne, lì viene notato dal Capo di Stato Maggiore dell’A.M. che gli commissiona un ritratto ufficiale da inserire nella sala storica, ritratto a cui seguiranno molti altri, tra cui quello al Ministro della Difesa.

Tutta la sua vita è segnata da un continuo ricercare e sviscerare ogni cosa che lo circonda, spinto
da un insistente impulso verso la Conoscenza. Questa costante ricerca lo porta a rimettere tutto
in discussione: la pittura, l Arte e soprattutto se stesso. Per più di 1 anno sospende ogni tipo di commissione e si trasferisce per 6 mesi in terra Sarda. Lì si dedica esclusivamente alla sua personale ricerca. Le opere realizzate successivamente saranno il risultato di questo sapere sviluppato e ricercato da sempre. Nel 2021 partecipa ad una mostra collettiva in via Margutta a Roma, organizzata dalla casa editrice Dantebus. E poco dopo, passa le selezioni per la pubblicazione di 6 volumi per il concorso “Vittorio Sgarbi”, in collaborazione con EffettoArte/ArtNow .

Gli studi da autodidatta lo hanno portato alla consapevolezza del suo personale modo di concepire l’AR-TE.

La radice “AR” dal sanscrito, vuol dire “portare oltre, andare oltre”. Non considera l’ARTE un hobby, neanche una passione, ma un “MEZZO”! Un “MEZZO” che ci permette di andare “OLTRE”. Oltre noi stessi e oltre tutto ciò che ci circonda, condurci oltre ogni limite che la materia impone. Questo è quello che fa con passione. Per lui l immagine può essere considerata un “SIMBOLO”. SIMBOLO: dal Greco: SIMBOLOS= UNIRE,UNIONE, METÀ DI UN INTERO.

“Penso che il compito dell’ARTE e di un ARTISTA (in ogni sua forma ed espressione), sia quello di SUPERARE I LIMITI DELLA MATERIA E INOLTRARSI NELL’INVISIBILE, NELLO SPIRITO, COGLIERE I FRUTTI CHE GLI VENGONO OFFERTI E PORTARLI NEL VISIBILE. E FARE IN MODO CHE CHI È IN TERRA, (NELLA MATERIA) POSSA RICOLLEGARSI AL CIELO(ALLO SPIRITO)…” (DanHlý)