Artist Profile

Aldo Arnaudo Guillermo

Summeri 21, smalto sintetico, cm 140×140

Nato in Argentina, Còrdoba, 24 agosto 1960. Italiano per ramo paterno, figlio d’immigranti fuggiti dall’Italia nel 1800.

Da bambino interessato all’arte, conoscendo i maestri della pittura, dal Cimabue alla Pop Art. Sua prima opera: una copia di La camera di Vincent ad Arles. Quella stanza sono io.

Studiato alla Scuola di Belle Arti di Còrdoba. Partecipato a diversi Saloni di pittura in Argentina nel 1980.

Novembre 1985 la mia prima istallazione vivente: “La gallina degollada”.

A casa di lettori é stato rapito dai libri e così ha conosciuto gli scrittori latinoamericani, spagnoli, francesi, russi, italiani, americani, i movimenti, le avanguardie. Porterà per sempre la violenza estetica di Federico Garcia Lorca.

Ha vissuto il periodo più nero della storia argentina, e come tutti gli argentini, nella completa ignoranza di ciò che succedeva, dei crimini perpetrati dal regime militare., dei desaparecidos. Scampato in vita solo per miracolo

Il destino lo portato in Italia nel 1986. Ha cavalcato il mondo delle nuove tecnologie e n’é  rimasto affascinato. Continua a studiare tutti i mezzi di comunicazione, di espressione, ma resta sempre inamorato dagli oggetti di consumo che produce l’uomo contemporaneo per la vita quotidiana. Ama le grandi città, la confusione della gente, le luci. Tuttavia vive in modo riparato, come un’eremita.

La sua ricerca è concentrata su due temi: la memoria e le cose che non esistono.

La memoria: riscattando tutto quello che possa fermare il passo del tempo, il fuggire dei giorni, il fuggire degl’istanti, delle cose che amiamo, dei momenti che non torneranno mai più.

Le cose che non esistono: immaginando uno spazio speculativo dove le cose siano nuove e non copie , ripetizioni o rielaborazioni di cose esistenti. Una ricerca non fine a se stessa se non che una forma di interagire con il mondo in un modo diverso di quello che facciamo tutti i giorni, senza la pretesa di riuscirci. Un cammino per altri.